giovedì 4 settembre 2008

LA RONDE


GIROTONDO

Non erano per lei,
no e non lo sarebbero mai state.

Si rigirava nel letto perché non riusciva a dormire… a chi pensava? Non sapeva rispondere, forse non voleva.
Magari era davvero inconsapevole,  eppure non gli avrebbe concesso il beneficio del dubbio.

Cosa credi, di essere importante?
Sei solo un minuscolo puntino, un pedone in una scacchiera molto più grande e complessa di te, neanche un alfiere, una torre, magari un cavallo, niente.

Il vino soffia forte  nei suoi pensieri e le spazza via, quelle maledette, chissà da dove vengono o perché, ma di una cosa è certa: non nasceranno.

Quel che accadrà tra di noi stasera sarà unicamente per una notte, una notte come tutte le altre, in cui un uomo e una donna hanno deciso di incontrarsi senza un reale motivo, per il piacere di assaggiare una bocca sconosciuta, una pelle che viene da lontano, due occhi stranieri.

Pensavi che sarebbe durata, che sarei rimasto congelato accanto a te nell’istante in cui ci siamo incontrati?
Tutto quello che pensi di amare è un’effimera speranza, un’illusione che ti crei, un appiglio cui ti aggrappi per smettere di avere paura.
Perché ne hai e io lo so. Lo so e continuo a dirtelo: queste non sono per te e non lo saranno mai.

Corriamo in cerchio e torniamo sempre al punto di partenza.
Mi prendi la mano, non andiamo lontano.
Giro giro tondo, casca il mondo e cadi anche tu.

Cadono insieme e non possono rialzarsi.
Se ne rimangono lì con le ginocchia sbucciate senza leccarsi le ferite, mossi dall'abitudine, perché è più facile guardare nel dolore dell’altro che nel proprio.

Lui mi accarezza le gambe e spinge la mano più su tra le mie cosce, l’alcool mi scorre nelle vene e spara a zero sulla ragione.
Ma chi sono io veramente? Come posso stare lì inerte ?

Ti guarda negli occhi e te lo dice, biascica parole in una lingua che non conosci, che non puoi conoscere.
Si riappropria di lei, di tutto quello che è sempre stata da quando ha visto la luce in una notte di primavera, quando le ha piante tutte, quelle lacrime.
Ed erano per lei, per lei e basta.

1 commento:

PiNk_InSiDe ha detto...

Un pò criptico ma molto affascinante...